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Open Impresa & Corriere dello Sport

Negli ultimi anni, il mondo dello sport ha visto aumentare l’attenzione verso la trasparenza e la tutela degli atleti, in particolare dei minori, senza escludere la tutela in casi di violenza di genere. Le recenti normative impongono alle società sportive di adottare modelli organizzativi e strumenti di controllo per garantire ambienti sicuri e prevenire rischi legali ed etici. Ma cosa significa realmente per una società sportiva adeguarsi a questi obblighi? Quali sono i vantaggi concreti di una gestione improntata alla legalità?

Ne parla il Corriere dello Sport (in questa intervista) con gli esperti di Open Impresa, realtà specializzata in compliance e organizzazione aziendale, e con due avvocati di riferimento nel settore: Francesco Leone, socio fondatore dello studio legale Leone-Fell & C, esperto di diritto sportivo ed ex presidente del tribunale federale della Federazione Italiana Scherma, Rossella Gennaro e Marco Pasquale Marchese, specialista in modelli organizzativi 231 per Open Impresa.

D.Lgs. 39/2021: una rivoluzione per lo sport

Il Decreto Legislativo 39/2021 rappresenta una svolta fondamentale per il mondo dello sport – spiega l’avvocato Leone – e impone alle società sportive di adottare modelli organizzativi e codici di condotta per prevenire abusi e garantire ambienti più sicuri. Oggi non basta più dire ‘noi queste cose non le facciamo’: serve dimostrarlo con regole chiare e controlli efficaci. È una rivoluzione culturale prima ancora che normativa. Lo sport è una delle istituzioni più importanti della nostra società e, come tale, deve garantire trasparenza e tutela per tutti, in particolare per i minori e per le categorie più vulnerabili”.

Chi deve adeguarsi a questa normativa?

Questa normativa riguarda tutte le organizzazioni sportive, dalle società professionistiche alle associazioni dilettantistiche, specialmente se operano con minori o persone vulnerabili. L’obiettivo è quello di creare un ambiente sportivo più sicuro e protetto, e gli obblighi riguardano tutti i protagonisti del settore: dirigenti, allenatori, volontari e persino collaboratori occasionali. Il mondo dello sport ha un impatto sociale enorme e deve dimostrare di essere all’altezza delle aspettative, garantendo un ambiente etico e sicuro.”

Quali sono gli obblighi principali per le società sportive?

Possiamo racchiudere il tutto a tre pilastri fondamentali – precisa l’avvocato Gennaro – Il primo riguarda i modelli organizzativi e di controllo che permettono di prevenire comportamenti illeciti e di gestire eventuali situazioni di rischio con procedure chiare. Poi abbiamo i codici di condotta che stabiliscono regole di comportamento precise per tutti i membri dell’organizzazione sportiva, con particolare attenzione alla prevenzione di abusi e molestie. Infine, è necessario dotarsi di un responsabile della protezione dei minori, una figura incaricata di monitorare il rispetto delle misure di tutela e gestire eventuali segnalazioni. Questi strumenti non sono solo obblighi legali, ma rappresentano un vero e proprio investimento nella credibilità e nella qualità dell’organizzazione sportiva”.

E se una società non si adegua?

Le conseguenze possono essere pesanti – continua Gennaro – si va dalle sanzioni amministrative e disciplinari, che variano in base alla gravità delle violazioni riscontrate, all’esclusione da finanziamenti pubblici, poiché la conformità a queste norme è spesso un requisito per accedere a fondi e agevolazioni. O ancora, danni reputazionali e responsabilità dirette per i dirigenti, che possono essere chiamati a rispondere in caso di mancata attuazione delle misure previste dalla normativa. Un caso emblematico è quello di società che, non avendo implementato adeguati modelli organizzativi, si sono ritrovate al centro di scandali mediatici per casi di mancata tutela degli atleti. Senza strumenti adeguati, il rischio è altissimo”.

Quali vantaggi ha una società che adotta un modello organizzativo?

Oltre alla conformità normativa – precisa Leone  i vantaggi concreti sono molteplici. Primo fra tutti, una maggiore sicurezza per atleti e operatori sportivi, riducendo il rischio di situazioni di abuso o violenza. Poi ancora, il rafforzamento dell’immagine e della credibilità dell’organizzazione, perché adottare misure di prevenzione e controllo trasmette fiducia a sponsor, genitori e alla comunità sportiva. E ancora, la prevenzione di rischi legali ed economici, evitando sanzioni e possibili danni alla reputazione. Pensiamo a un caso reale: un club dilettantistico ha evitato una pesante sanzione grazie a un modello organizzativo ben strutturato, dimostrando di aver fatto tutto il possibile per prevenire determinate situazioni di rischio. Senza quel modello, la società avrebbe subito danni economici e d’immagine difficilmente recuperabili”.

Quali vantaggi ha una società che adotta un modello organizzativo?

Esatto. Chi si adegua per primo ha un vantaggio competitivo – conclude Marco Pasquale MarcheseOggi gli sponsor, le famiglie e gli investitori guardano non solo ai risultati sportivi, ma anche alla governance e alla trasparenza. Avere un modello organizzativo non è solo ‘mettersi in regola’, ma è un segnale di serietà e visione a lungo termine. Se una società vuole crescere e attrarre nuovi investimenti, deve essere in grado di dimostrare che opera nel rispetto delle normative e con criteri di efficienza e trasparenza”.

Con il mondo dello sport sempre più sotto i riflettori anche per vicende extra-campo, dotarsi di strumenti adeguati è ormai una necessità. Open Impresa è da tempo in prima linea per aiutare le società sportive a trasformare la legalità in un punto di forza, non solo per evitare sanzioni, ma per costruire un futuro più solido e credibile.

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